IL CAFFE': è noto a tutto il mondo per il suo gusto inconfondibile, per le sue proprietà stimolanti ed eccitanti, il motore di tante mattinate oziose, la scusa banale per un primo appuntamento, il piacevole elisir che unisce tutti, ma proprio tutti, in una conversazione. Questa bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea (famiglia botanica delle Rubiaceae), un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie (ARABICA e ROBUSTA sono le più diffuse e lavorate). Nonostante la sua fama, considerando che è la bevanda più venduta al mondo i quali principi attivi sono ampiamente impiegati nei soft-drink ed energy-drink contenenti per l'appunto caffeina (Coca-Cola, Pepsi, Redbull…), il caffè deve esser considerato una bevanda con la quale non bisogna eccedere ricordando che, tra l'altro, non è adatta a tutti. LE CARATTERISTICHE: Elenchiamo anzitutto le tipologie più diffuse di questa bevanda; il Caffè Arabica rappresenta il 70% della produzione mondiale di caffè mentre il Caffè Robusta rappresenta il 30% della produzione mondiale di caffè. Le varietà più pregiate sono: MOKA (Etiopia), BOURBON (Brasile), BLUE MONTAIN ( Giamaica) che è la più rara. Dal caffè si ricava il DEC (decaffeinato) dai cui chicchi è stata tolta la caffeina con particolari solventi prima della torrefazione. Il caffè decaffeinato deve contenere per legge meno del 0,1% di caffeina. Molti mi domandano spesso cosa sia migliore: l'espresso o caffè di casa? Operatore a parte che lo prepara, il caffè espresso ha meno caffeina e più aroma rispetto al caffè della moka di casa. Il maggior contenuto di caffeina è dovuto ai tempi più lunghi di preparazione. Caffè lungo, caffè ristretto, caffè all'americana, surrogato di caffè:
Il caffè all'americana è un caffè espresso servito con acqua calda a parte: si ottiene un caffè poco aromatico ( come un caffè lungo) ma con meno caffeina rispetto ad un caffè lungo. Il surrogato di caffè è una bevanda che, per colore e gusto, ricorda il caffè. ES: caffè d’orzo = chicchi d’orzo tostati e macinati. Arriviamo ai pro e ai contro, qui di seguito gli effetti più comuni della caffeina:
Ci sono moltissimi pro e contro dunque ma la moderazione è necessaria. In particolare rivolgo queste parole ad alcune categorie di persone che devono far molta attenzione.
La caffeina è una sostanza che ha un effetto importante sul fegato. Essendo un organo depuratore, per chi soffre di patologie epatiche o assume farmaci che affaticano il fegato, è necessario astenersi dal consumo di caffè. A causa di questa stretta correlazione, chi soffre di patologie epatiche dovrebbe astenersi completamente dal consumo di caffè. Questo significa anche che tutte le donne e le ragazze che fanno uso della pillola contraccettiva dovrebbero fare particolare attenzione al consumo di caffè. La caffeina inoltre ha un'azione sugli ormoni del nostro corpo, es. il DHEA e il GABA, principale antagonista della noradrenalina; il GABA, ha il compito di mediare gli effetti della noradrenalina, promuovendo la calma e predisponendo il corpo al riposo. La caffeina determina una minor produzione di GABA, amplificando l'effetto della noradrenalina. Minori livelli di GABA predispongono alla sindrome del colon irritabile, accelerando il transito intestinale, dolore addominale e meteorismo. La caffeina promuove una perdita di minerali dalle ossa (predisponendo ad osteopenia e osteoporosi, soprattutto nelle donne), determina un minor assorbimento di ferro (e di conseguenza anemia e anemia borderline), causa una maggior perdita di magnesio e una maggiore perdita urinaria di vitamine del gruppo B. Infine le persone che soffrono di problemi allo stomaco non dovrebbero consumare caffè o tè: la caffeina, e gli acidi del caffè, portano ad un’esasperazione dello stato doloroso a livello dello stomaco peggiorando la digestione, il reflusso, l'ulcera e il bruciore dello stomaco. *Approfondimento: “Un possibile meccanismo d’azione del caffè nella prevenzione del diabete” è la ricerca recentissima che dimostra che il diabete può esser realmente contrastato dalla caffeina ed è di prossima pubblicazione. L'ipotesi è che il consumo di caffè sia in grado di interferire con la digestione ed il metabolismo dei carboidrati. Questo studio avrebbe evidenziato come gli effetti benefici del caffè contro il rischio diabete siano maggiori in chi consuma d'abitudine questa bevanda dopo pranzo. Con 3 o più tazzine al giorno il rischio di contrarre la malattia si abbatte circa del 21% rispetto a chi consuma poco caffè o non ne fa uso. Il caffè riduce infatti lo stress ossidativo e contiene acido clorogenico che incrementa il metabolismo del glucosio e la sensibilità all'insulina, e acido caffeico che ha proprietà antinfiammatorie. (Fonte parziale dei primi riscontri già dal 2006: http://ajcn.nutrition.org/content/84/4/682.full)
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Dott. ssa Serena FioravantiI miei approfondimenti per una sana e corretta alimentazione Archivi
Novembre 2018
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