Siamo in pieno autunno. Ci avviciniamo al Natale e ci circondiamo di sapori e di odori che nella stagione estiva avevamo dimenticato; fa da padrona la frutta secca, con la quale si intende tutta quella frutta a "guscio" duro che si distingue dalla classica frutta colorata con buccia "morbida". Parliamo dunque di noci, pistacchi, arachidi, nocciole, mandorle, etc. Accanto alle favolose ed indiscusse proprietà della frutta fresca e di stagione, che non deve mai mancare sulle nostre tavole e rimane la base accanto ai cereali e alla verdura nella dieta mediterranea, cerchiamo di non sottovalutare nè di dimenticare le caratteristiche di questi preziosi alleati dell'organismo. Fonte inestimabile di energia, proprietà antiossidanti, MAGNESIO e di vitamine A, B ed E, la frutta secca è ricchissima di grassi "buoni" ovvero gli acidi grassi polinsaturi (PUFA). Tutto il nostro organismo è composto da cellule e tutte le cellule sono avvolte da una membrana composta da grassi. Dunque dobbiamo abbandonare il concetto che tutti i grassi fanno male. Alcuni ovviamente non sono salutari. I grassi saturi sono quelli più nocivi con i quali è bene non eccedere mai, cosa che invece spesso non avviene. Sappiamo invece che i monoinsaturi dovrebbero essere la nostra principale fonte di grassi e che abbiamo bisogno di una quota di polinsaturi introdotti dall'esterno poiché non siamo in grado di sintetizzarli. Ma a cosa servono questi PUFA? Recenti studi dimostrano che i loro effetti benefici potrebbero agire sulle concentrazioni plasmatiche di trigliceridi, sull'aggregazione piastrinica, e sulla pressione del sangue; addirittura ci sono evidenze che dimostrano che incidano molto in positivo sul rischio di mortalità per malattie coronariche e morte cardiaca improvvisa, sulla salute cardiocircolatoria e della retina e sulle malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer. I PUFA possono essere un'ottima risposta ai problemi di circolazione linfatica, microcircolazione, modulazione insulinica nei diabetici di tipo II e per i disturbi associati a malattie infiammatorie (Crohn, psoriasi, artrite reumatoide, dermatite atopica) e alle condizioni di edema leggero. Ma tutto ciò ovviamente deve essere tenuto in considerazione seguendo i consigli di un valido Nutrizionista. Ecco un esempio di valori nutrizionali per 100 gr di rutta secca: I PUFA possono essere suddivisi in due grandi categorie: omega3 e omega6 e si distinguono per la loro numerazione degli atomi di carbonio lungo la catena che forma ciascuna molecola. I due tipi di PUFA a loro volta possono contenere un numero variabile di doppi legami e possono avere una catena più o meno lunga. Tutta la frutta secca contiene una buona concentrazione di entrambi i precursori della serie omega3 e omega6, in particolare le noci hanno il miglior rapporto omega6:omega3. E' noto inoltre da studi recenti che i Semi di Lino contengono una grandissima quantità di omega3. Attenzione però a non esagerare, soprattutto con la quantità di omega6: il problema è che sono troppo presenti nell'alimentazione media, e possono ostacolare la trasformazione degli omega3 dai precursori presenti nei cibi alla forma matura.
Particolare attenzione dobbiamo rivolgerla nell'alimentazione femminile. In età fertile il consumo di mandorle in particolare è molto consigliato sia per l'apporto di omega3 ed omega6 sia perchè la frutta secca aiuta a fornire sali minerali come ferro, zinco, magnesio, vitamina E e rame. In particolare durante il ciclo femminile, nocciole, mandorle, pinoli e noci sono veri e propri alleati anche per contrastare i dolori mestruali. Nel corso della gravidanza è consigliato assumere una buona dose di omega3 soprattutto per permette un corretto sviluppo cerebrale. In assenza di tale quota, le forti richieste per la crescita tissutale potrebbero portare a problemi visivi e neuro-psicologici di varia entità in base al livello di carenza. Ovviamente anche in età fetale e neonatale lo sviluppo del tessuto nervoso richiederà una forte dose di queste sostanze che, in questo caso, diventa onere esclusivo della madre fornire. Per concludere: non bisogna ovviamente eccedere con il consumo di frutta secca poichè essa comunque risulta essere molto calorica. Però non deve mai mancare nella nostra alimentazione perchè è una valida alleata per mantenerci in salute. Pagina Facebook
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Dott. ssa Serena FioravantiI miei approfondimenti per una sana e corretta alimentazione Archivi
Novembre 2018
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