"L'agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, vuole promuovere la biodiversità dell'ambiente in cui opera e esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM)." Fonte: Wikipedia Oramai si parla ovunque di Biologico. Si legge dappertutto. Cos'è la Certificazione? E l'Accreditamento? Si può classificare tutto come tale seriamente? E se sì, perchè specificarlo? Quale dicitura è DAVVERO attendibile? Che ruolo hanno ad oggi le etichette esposte sui prodotti che compriamo? Cosa c'è di reale dietro una semplice scritta: "NATURAL-BIO-ECO-ORGANIC"? E allora di quali prodotti dobbiamo fidarci? Cos'è la CERTIFICAZIONE? In Italia abbiamo gli Enti chiamati "Organismi di Controllo" (OdC) autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ad effettuare i controlli diretti nelle aziende e a certificare le produzioni biologiche ( D.M. 220/95). Dopo essersi informati presso professionisti si può fare "domanda" per inserirsi nel settore ed avere il riconoscimento di " AZIENDA BIOLOGICA in CONVERSIONE " e successivamente ad un periodo di conversione si diventa "AZIENDA BIOLOGICA". Queste aziende comunque devono avere e rispettare certi pre-requisiti (esempio: il non uso di pesticidi) per poter esser classificate come tali. Ogni Organismo Certificatore utilizza i suoi parametri. L'Organismo che certifica un'azienda e quindi successivamente un prodotto, deve essere ACCREDITATO da ACCREDIA. Quali sono questi parametri? Gli alimenti biologici devono, ad esempio, essere trattati SENZA aromi artificiali, coloranti o dolcificanti e non possono contenere organismi geneticamente modificati (OGM), questi ultimi ritenuti “incompatibili con il concetto di produzione biologica” (Regolamento (CE) N. 834/2007). "Secondo la regolazione europea, un prodotto bio può ottenere la certificazione se almeno il 95% dei suoi ingredienti è stato prodotto in maniera biologica, utilizzando cioè – durante le diverse fasi di produzione – esclusivamente sostanze autorizzate e ricorrendo a pratiche e procedure conformi ai requisiti normativi. " Fonte: verduredistagione.it Cos'è ACCREDIA? ACCREDIA è l'UNICO Ente NAZIONALE di accreditamento designato dal Governo Italiano, ossia l'unico ente riconosciuto in Italia ad attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova, anche per la sicurezza alimentare, e quelli di taratura abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento. ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione dei prodotti e servizi che circolano su tutti i mercati. L' ACCDREDITAMENTO è affidabile? L'accreditamento garantisce che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, prodotto e personale) che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità, e dietro una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi). Chi sono gli Organismi Certificatori Italiani? Bioagricert S.r.l. Bios S.r.l. CCPB S.r.l. ICEA QCertificazioni S.r.l Sidel S.p.A. Suolo e Salute S.r.l. Quale dicitura è attendibile? Sono attendibili le diciture in cui in etichetta riportano uno di questi Organismi, con tanto di bollino della Certificazione ed altre informazioni che permettono al consumatore del prodotto di comprendere che quello che sta per acquistare è un prodotto BIOLOGICO. Che ruolo hanno ad oggi le etichette?
Le etichette sono fondamentali per comunicare queste informazioni così importanti, ma i consumatori sanno che cosa dovrebbe esserci scritto? I produttori sono tenuti per legge a fornire ai consumatori europei determinate informazioni, che devono essere stampate sulla confezione o su etichette attaccate ai prodotti alimentari. Il nome con cui un prodotto viene venduto non deve essere fuorviante né generare confusione. Sulle etichette ora non bastano più le categorie di ingredienti (per es. "olio", "formaggio", "verdure"), e deve essere indicato l'effettivo tipo di olio, formaggio o verdure. Devono inoltre essere indicati, senza eccezioni, gli allergeni conosciuti. Perchè il BIO costa di più? Riporto un esempio: "Con il concime chimico, soprattutto azotato, le rese per ettaro sono alte ed omogenee. Il concime chimico stimola l'assorbimento di acqua e si raccolgono quantitativi maggiori facendo fare "peso" anche a piante che naturalmente non raggiungerebbero un peso minimo per essere vendute. Con la concimazione organica, più costosa, l'effetto è molto minore. L'altro grande problema nella coltivazione degli ortaggi è liberarli dalle erbe infestanti. Nel convenzionale questa pratica viene effettuata con il diserbo, mentre nel biologico con sarchiatura meccanica e a mano. Nel bio, inoltre, deve essere fatta la rotazione colturale in modo da poter ripristinare l'equilibrio e la fertilità del suolo, con un costo generale per l'azienda alto, considerando che queste rotazioni, generalmente, non sono praticate nella coltivazione convenzionale." Fonte: ecor.it Ma dov'è finito il vero BIO? Sono del parere che ormai il Vero Biologico non ci sia quasi più. O meglio. C'è. Lo stiamo re-inventando con questi sistemi. Ma quello autentico? Che fine ha fatto? I nostri nonni mangiavano davvero BIO. Se chiediamo a loro, ce lo sapranno spiegare con parole semplici. Così come era la loro vita prima dell'arrivo della tecnologia. Ad oggi la Certificazione viene usata per garantire la genuinità di un prodotto, cosa che in realtà dovrebbe essere garantita a prescindere. C'è un ritorno alla TERRA che non è altro che un ritorno, si spera, al passato, ma con la tecnologia, quella utile e giusta, del futuro. Ci si può fidare allora del Biologico? Sì e no. Dipende dai punti di vista. Certamente un prodotto Certificato è più controllato di uno che una certificazione non ha. Ci sono infatti moltissimi prodotti su cui leggiamo BIOLOGICO-NATURALE-ORGANICO-GREEN che non ha nulla a che vedere con il bollino della certificazione. E che quindi risultano molto fuorvianti. Dunque il prodotto BIOLOGICO è quello unicamente con certificazione ben visibile. Non basta la scritta. Ma conviene acquistare cibo BIO Certificato proveniente da AGRICOLTURA UE-EXTRA UE? Effettivamente molti prodotti, latte ed altri cibi freschi ad esempio, provengono ad esempio dalla Germania. Sì, certificati, ok. Ma paghiamo il viaggio che il prodotto fa. E questa agricoltura rispetta, estendo estera, i parametri del paese in cui viene prodotta la merce. Dunque come scegliere? Il mio consiglio è di prediligere sempre prodotti MADE IN ITALY, CIBI ITALIANI, DI AGRICOLTURA ITALIANA E PRODOTTI LOCALI a KM0. Riassumendo con una tabella PRO e CONTRO del Bio:
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Novembre 2018
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